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Visualizzazione dei post da 2016

Sempre travolgente "Sister Act il musical"

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Finalmente in scena a Milano, Teatro degli Arcimboldi , Sister Act il musical ! L’adattamento italiano è quello firmato da Franco Travaglio (che ha tradotto anche le liriche della canzoni) per la precedente edizione italiana in scena a Milano (2011). Saverio Marconi firma una regia travolgente e spensierata, che nulla fa rimpiangere rispetto all’edizione precedente. La storia è nota, ma nella versione teatrale si svolge a Philadelphia : Deloris Van Cartier è una cantante di night che assiste involontariamente a un omicidio; dovrà fare da testimone al processo contro il criminale di cui è stata amante, perciò la polizia la nasconde in un posto dove nessuno si sognerebbe mai di cercarla, il convento Regina degli Angeli . Assumendo la direzione del coro - con il nome di suor Maria Claretta - Deloris riporterà alla vita un luogo ormai destinato alla chiusura e trasmetterà alle consorelle nuova energia, ritrovando lei stessa, probabilmente, l’ispirazione per con

Presentato Don Camillo e Peppone il musical !

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Wien - Ieri mattina è stato presentato alla stampa lo spettacolo Don camillo e Peppone . Lo spettacolo che avevamo già seguito a inizio anno a St Gallen ( Swiss ) ,  vedrà la premiere il 27 gennaio al Ronacher Theater . Lo spettacolo scritto dall'accoppiata Farina - Kunze , avrà la regia di Andreas Gergen e la direzione musicale di Koen Schoots. A coprire i ruoli di Don Camillo & Peppone rispettivamente Andreas Lichtenberger e Frank Winkels , nel ruolo della narratrice della storia la vecchia signora Gina  Maya Hakvoort , nella coppia degl'innamorati Mariolino e Gina Kurosh Abbassi e Jaquiline Reihnold . Aspettiamo dunque questa premiere sperando che questa storia italiana possa prima o poi arrivare a teatro anche qui .

BOHÈME, AMORE A PRIMA VISTA

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Innamorarsi perdutamente di un’opera, come se fosse la prima volta, quasi fosse alla prima assoluta. E invece parliamo della pucciniana Bohème, vista al Regio di Torino il 20 ottobre 2016 in occasione del centoventesimo anniversario dal debutto, avvenuto proprio nella culla lirica della capitale sabauda l’1 febbraio 1896. Merito in primo luogo della coraggiosa regia di Àlex Ollé, direttamente dal gruppo teatrale di rottura La Fura dels Baus, che riesce nell’intento di scrostare dal capolavoro la patina di vecchiume e di sacrale filologia che uno spettacolo così a lungo replicato, rivisto, reintepretato ha accumulato negli anni. Io stesso ne avevo viste svariate edizioni: nel 1984 con Fiamma Izzo (la mia prima volta all’opera e al Regio), nel 1996 l’edizione Pavarotti/Freni del centenario, nel 2010 con Barbara Frittoli, e nel 2015 il revival zeffirelliano alla Scala. La freschezza di questa produzione è garantita non tanto dalla scelta (sicuramente non inedita) di ambientare

SCHIKANEDER: riflessioni sul libretto.

a cura di Anna Hurkmans Indubbiamente si esce dal musical “ Schikaneder” inebriati di suoni, colori e forme di grande bellezza estetica. Un vero tripudio di belle voci, attori convincenti, costumi assolutamente meravigliosi (me ne intendo, sto facendo   costumi settecenteschi per il nostro “Casanova”) scenografie di grande impatto, una regia che attira   l’attenzione in ogni momento, con una mano molto felice nelle scene di gruppo. Dunque uno spettacolo riuscito perfettamente da tutti i punti di vista?  Qui ci vuole una riflessione e non posso negare che questa riflessione sono riuscita a farla solo dopo un po’ di tempo. La prima impressione è effettivamente quella della perfezione. Mi sono solo resa conto che mancava qualcosa, c’è qualcosa che non lasciava del tutto soddisfatti. E quel qualcosa non l’avevo nominato nell’elenco degli aspetti riusciti del musical qui sopra. E’ il libretto. Ripensando alla storia vista e rileggendo il programma mi sono imbattuta in una illogic

Sogna in grande !

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Wien – Raimund Theater. La recita di “Schikaneder”, la travolgente storia d’amore di Emmanuel e Eleonore, va in scena in una fresca domenica di ottobre. Lo spettacolo tanto atteso è un autentico turbinio di emozioni. Nato da un’idea del sovrintendente Christian Struppeck , curatore del libretto, lo spettacolo racconta la vita di Johann Schikaneder attraverso gli occhi della moglie Eleonore. I lettori italiani probabilmente riconosceranno Schikaneder come librettista de “Il flauto magico” di Mozart: in realtà egli è stato uno dei padri della drammaturgia teatrale austriaca. Ha infatti gestito per dieci anni insieme alla moglie il Theater auf den Wieden . Le musiche dello spettacolo, scritte da Stephen Schwarz , sono perfettamente nello stile dell’epoca di Schikaneder. Durante la conferenza stampa lo stesso autore ha comunicato che l’organico orchestrale è lo stesso de “Il flauto magico” . Tutto il primo atto vede un susseguirsi di recitativi e di numeri musicali che

Quattro chiacchiere con Drew Sarich

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Vienna, 1 ottobre 2016 Insieme al compositore Raffaele Paglione ho avuto l’onore e il piacere di fare alcune registrazioni di brani del nostro musical VINCENT con Drew Sarich e sua moglie Ann Mandrella a Vienna. La sera prima avevamo avuto occasione di ammirare la sua bravura come uno scatenato Che in Evita con la nuova protagonista Marjan Shaki. In una pausa di registrazione non mi sono naturalmente fatta sfuggire l’occasione di parlare con Drew del suo mestiere e della situazione del musical in Austria e anche in America, dato che è americano di nascita. da sinistra: Raffaele Paglione, Anna Hurkmans, Drew Sarich e Ann Mandrella Il nostro colloquio si è svolto in tedesco e la prima cosa che ho fatto è stato complimentarmi con lui per la perfetta pronuncia di questa lingua, fatto raro per americani (pensavo al pesante accento di Friedman o Lutwak). E’ infatti nato a S.Louis e si è diplomato al Conservatorio di Boston. La sua risposta era che effettivamente ha dovu

Stefania Seculin, Da Trieste a....

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Melide (Svizzera) – In occasione della produzione svizzera di “Titanic” sul lago di Lugano abbiamo intervistato Stefania Seculin , che nel musical interpreta la protagonista Kate McGowan. Con lei abbiamo parlato di questa nuova produzione italo-tedesca, della sua carriera e del suo rapporto con il musical e con l’operetta. Da Trieste a Lugano. Finora la tua strada ti ha portato dappertutto. Qual è la tua esperienza più interessante? Questa! (ride, ndr) Prima di tutto bisogna definire il concetto di “ interessante ” perché questa la è sotto ogni punto di vista. Recito in un musical in tedesco su un lago: è quello che ho sempre sognato di fare! Credo davvero che si tratti di uno dei sogni realizzati nella mia vita. Adoro questo musical: le musiche sono pazzesche, la storia è meravigliosa, la location è incantevole… e il cast bilingue rende il lavoro ancora più entusiasmante. Non tanto il dover recitare in tedesco quanto l’alternanza delle due lingue. Ne consegue quindi u

La regina del musical Tedesco

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a cura di Matteo Firmi Traduzione e consulenza linguistica a cura di Cecilia Zoratti In Italia è stata la prima performer ad interpretare Elisabeth. Maya Hakvoort, 49 anni, voce perfetta e presenza scenica ammaliante. La troviamo a San Gallo nel ruolo di "La vecchia signora Gina" e, dopo anni dal suo debutto, la troviamo ancora in spledida forma. Abbiamo approfittato della sua presenza in Don Camillo & Peppone per una bella chiacchierata. Spesso tra attore e musical è amore a prima vista. Quando e come è avvenuto il primo incontro con il mondo del musical? All’età di 7 anni ho visto per la prima volta Jesus Christ Superstar . Al termine dello spettacolo avevo perfettamente chiaro in mente che cosa volessi diventare: volevo cantare, ballare e recitare. In poche parole: volevo diventare una musical performer! Quali particolarità dovrebbe avere un musical per riuscire a conquistare il pubblico? Per toccare il cuore del pubblico, un musical necess

A Milano è tempo di "Footloose"

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Ha debuttato al Teatro Nazionale di Milano il musical Footloose , la nuova produzione firmata Stage Entertainment , che riprende a produrre spettacoli in Italia dopo alcune stagioni, puntando su un titolo sicuro,   realizzato – come musical – successivamente alla pellicola degli anni Ottanta, che ha lanciato un allora esordiente Kevin Bacon . Il musical è ambientato a Bomont , un piccolo paese della provincia americana. Qui predica un pastore protestante, che ha bandito la musica rock, il ballo ed alcuni tipi di letture perché a suo dire -  e di parte della cittadinanza adulta - corrompono la  moralità. La vera ragione di tale accanimento risale a pochi anni prima, quando alcuni ragazzi, tra cui il figlio del pastore, hanno perso la vita in un incidente stradale, mentre rientravano da un concerto. L’adattamento per il palcoscenico realizzato dallo sceneggiatore della pellicola originale, Dean Pitchford , insieme a Walter Bobbie, pur mantenendo pressoché inalterati

Matteo Forte: "Vi presento la Stage 2.0"

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MILANO - Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Italia, illustra lo sviluppo della strategia aziendale del colosso mondiale del   live entertainment, fondato dall’olandese Joop van den Ende; e, tra indiscutibili successi – con qualche errore commesso -   e nuovi progetti, espone il suo punto di vista (di operatore privato) sul sistema di finanziamento pubblico alla cultura nel nostro Paese. Matteo Forte, AD Stage Entertainment Italia Ci racconti come Stage Entertainment ha iniziato la sua avventura in Italia. Nel 2007 abbiamo rilevato il Teatro Nazionale di Milano, iniziando i lavori di ristrutturazione, con l’obiettivo di importare in Italia il modello esistente negli altri paesi europei: musical che prevedessero grandi investimenti a livello produttivo e il tentativo di collaudare in Italia la lunga tenitura, ovvero la permanenza nei nostri teatri di uno stesso spettacolo per l’intera stagione. Abbiamo iniziato con La Bella e la Bestia , nel 2009, lo spettacolo è

Il fascino del Titanic abbraccia il Ceresio

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Melide, Lugano ( CH )   18 Luglio 2016  - Il fascino del Titanic non ha età.Dal lontano 1912 la sua storia ammalia e corteggia innumerevoli appassionati e storici. A Melide, a pochi passi dal lago di Lugano, la nave del Titanic si appresta a salpare portando lo spettatore verso una serata piacevole, frizzante e con il cuore a mille. All’entrata è evidente l’eccellente organizzazione dello staff che ha preparato anche una zona ristorazione. Lo scenografo Christoph Weyers ha costruito un piccolo gioiello architettonico in cui in pochi metri quadrati sono stati costruiti la buca dell’orchestra, la nave, l’iceberg e il backstage. Unica nota negativa: la poca profondità del palcoscenico costringe tante volte il cast a doversi muovere in spazi molto stretti.Lo spettacolo, costruito dal regista Stanislav Mosa, è un vero fiume in piena, la cui costruzione difficilmente lascia spazio alla noia. Presenta inoltre una doppia traduzione: a serate alterne si canta in lingua italiana,