giovedì 1 settembre 2016

Il fascino del Titanic abbraccia il Ceresio

Melide, Lugano ( CH )   18 Luglio 2016  - Il fascino del Titanic non ha età.Dal lontano 1912 la sua storia ammalia e corteggia innumerevoli appassionati e storici. A Melide, a pochi passi dal lago di Lugano, la nave del Titanic si appresta a salpare portando lo spettatore verso una serata piacevole, frizzante e con il cuore a mille. All’entrata è evidente l’eccellente organizzazione dello staff che ha preparato anche una zona ristorazione. Lo scenografo Christoph Weyers ha costruito un piccolo gioiello architettonico in cui in pochi metri quadrati sono stati costruiti la buca dell’orchestra, la nave, l’iceberg e il backstage. Unica nota negativa: la poca profondità del palcoscenico costringe tante volte il cast a doversi muovere in spazi molto stretti.Lo spettacolo, costruito dal regista Stanislav Mosa,è un vero fiume in piena, la cui costruzione difficilmente lascia spazio alla noia. Presenta inoltre una doppia traduzione: a serate alterne si canta in lingua italiana, con traduzione di MiranKoluta, oppure in lingua tedesca. Il cast, sempre lo stesso, vede una flessibilità lessicale rara da trovare nelle produzioni europee. Il direttore musicale Gaudens Bieri gestisce la piccola orchestra composta da 12 elementi con flessibilità e massima attenzione. Kate Mc Gowan, interpretata dalla cantante triestina Stefania Seculin, convince sia per la vocalità elastica e calda sia per la pronuncia in lingua tedesca.Bruno Grassini nel ruolo di Thomas Andrews regala a tutto il pubblico presente un turbinio di emozioni, la sua presenza scenica è quasi una calamita per un occhio attento. Il capitano della nave,Andrea Matthias Pagani, uno dei performer più conosciuti dell’area tedesca, colpisce per la decisione con cui conduce il Titanic durante tutta la serata. La presenza sul palco di Andreas De Majoè altalenante:dà il meglio di sé nel secondo atto ed è una voce da tener segnata nei propri appunti e riascoltare. La coppia Straus, interpretata da Isabel Florido e FolkePaulsen, risulta divertente, tecnicamente preparata e con una particolare affinità nel momento in cui la nave affonda. Suor Cristinasi esprime meglio nelle recite in lingua italiana mentre si notano particolari difficoltà con la lingua tedesca. Lo spettacolo regala al pubblico proveniente da tutta la zona centrale dell'europa (Austria - Germania - Svizzera - Repubblica Ceca - Ungheria) uno spettacolo di 2 ore e 45 ricco di colpi di scena e con scenari mozzafiato. Una produzione notevole.




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