Sogna in grande !

Le musiche dello spettacolo, scritte da Stephen Schwarz, sono perfettamente nello stile dell’epoca di Schikaneder. Durante la conferenza stampa lo stesso autore ha comunicato che l’organico orchestrale è lo stesso de “Il flauto magico”. Tutto il primo atto vede un susseguirsi di recitativi e di numeri musicali che lasciano l’ascoltatore letteralmente attaccato alla poltrona. I numeri musicali “Träum Groß” e “Liebe Siegt” sono le vere fondamenta di uno spettacolo attualissimo e per nulla vecchio. La costruzione dello spettacolo è avvenuta in varie fasi, le quali hanno visto numerosi aggiustamenti. Basti pensare che il titolo originario era “Emmanuel & Eleonore”! I vari cambiamenti hanno contribuito a migliorare e a rendere più efficace il musical. Grazie alla regia del grande Sir Trevor Nunn il pubblico non si annoia mai. Il palcoscenico funziona alla perfezione, i costumi curati da Anthony Ward sono semplici, di grande effetto e molto dettagliati. L’occhio dell’ascoltatore rimane soddisfatto.
Il cast dello spettacolo è un miscuglio di vari “generi vocali” tutti perfettamente incastrati in una storia d’altri tempi perfettamente attuale. Milica Jovanovic, giovane protagonista della spettacolo, nel ruolo di Eleonore sfoggia sicurezza oltre a una pregevole maestria nell’utilizzo del proprio impianto vocale e capacità attoriali degne di nota.
Ricardo Frenzel Baudisch (il ruolo da protagonista è affidato a Mark Seibert) è uno Schikaneder divertente, a volte un po’ goffo ma pienamente nella parte. Superlativa Katie Hall nel ruolo di Maria Anna Miller, una soprano leggero che dimostra un’invidiabile padronanza della voce. Il timido e amorevole Johan Friedel è interpretato da Florian Peters, recente cover di Mozart in piena crescita: sicuramente sentiremo molto presto parlare di lui. L’orchestra dei Teatri Riuniti Viennesi è in grado di trovare una leggerezza e una coloratura di piena epoca mozartiana, è bello notare come un’orchestra abituata a lavorare con linguaggi moderni riesca a ottenere un così buon risultato.
Koen Schoots, presente sia come staff creativo (suoi sono gli arrangiamenti vocali) sia come direttore musicale, è sempre più una punta di diamante di un teatro moderno e sempre sul domani. Si consiglia vivamente la visione. Si replica fino a marzo 2017.
Matteo Firmi - Cecilia Zoratti
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